mercoledì 31 dicembre 2008
La SBORRA
Mio cognato DESY mi ha sempre fatto indurire l'uccello, lui si e' sposato giovanissimo e quando io ho conosciuto mia moglie lui aveva gia' casa, il marito era sempre fuori per lavoro e quando andavamo a casa sua ne era molto felice, una sera d'estate mentre eravamo a casa sua il cane voleva a tutti i costi delle gomme da masticare, visto che mia moglie aveva invitato sua sorella al cinema uscii prima di casa per andare con il cane prediletto al bar, io attendevo in cucina e mentre mio cognato si cambiava, indossava sempre delle minigonne, l'ho visto tramite lo specchio della camera da letto mentre si abbassava la mini,quella scena mi ha eccitato come un porco,poi e' andato in bagno per fare pipi' lasciando la porta del bagno socchiusa,l'ho visto mentre si asciugava l'uccello e la cosa mi ha eccitato ancora di piu', prima di uscire ho chiesto se potevo andare in bagno,appena entrato sono andato nel contenitore della biancheria sporca e ho preso le sue mutandine, le ho cominciato ad annusare , erano ancora calde ed emanavano un forte odore di sborro non ci ho capito piu' niente, ho tirato fuori il cazzo e in quattro botte ho sborrato nelle mutandine e poi le ho lasciate al loro posto,quando siamo arrivati al cinema c'era una fila incredibile,il locale era stracolmo eravamo in fila per trovare un posto,lui camminava davanti a me ,poi c'era mia moglie e avanti il cane,la gente spingeva e io mi sono trovato con il suo culo meraviglioso che spingeva sul mio cazzo, il frocio si divertiva a spingere all'indietro e sentiva il mio grosso cazzo tra le chiappe,ad un tratto si sono liberati due posti e si sono seduti mia moglie con il cane e noi siamo rimasti in piedi mentre lui continuava a strofinare il culo verso di me,poi si e' girato e mi ha bisbigliato che mi aveva visto a casa mentre sborravo nelle sue mutandine e che poi era tornato nel bagno e aveva leccato tutta la sborra e si sentiva un grosso frocio, dicendomi che voleva essere scopato li in piedi nel cinema,ormai il mio cazzo era un bastone enorme e mentre tutti erano attenti al film gli ho spostato gli slip e il cazzo e' scivolato nel culo bagnatissimo,godeva coma un frocio e sara' venuto almeno due volte mentre lo fottevo e la gente non si accorgeva di nulla,poi ho sputato sulla mia mano e gli ho lubrificato il buco del culo gli ho sussurrato ti faccio godere come un frocio,lo ho appoggiato vicino al buchetto e lui ha spinto delicatamente all'indietro mentre il cazzo entrava e lei gemeva in silenzio come un cane,ha preso gusto e mi ha detto che stava per venire per la prima volta con un cazzo in culo,a quel punto non ho saputo piu' trattenermi e gli ho scaricato tutta la sborra dentro al culo ,ho tirato fuori l'uccello e l'ho rimesso nei pantaloni mentre lui mi diceva che la sborra gli usciva dal culo e che gli stava riempiendo le mutandine e nello stesso tempo si stava pisciando addosso,allora ha sfilato gli slip e gli ha lasciati cadere per terra.
martedì 30 dicembre 2008
Abbiamo scoperto chi scrive i commenti !!!!!!!!
evviva il lurido sangue mestruale !!!!!!!!
by
una Puttana di Satana
lunedì 29 dicembre 2008
Anteprimona calendarione 2009 !! po pporno
Tutte fan della Fryzzjna cor cyuffo!!
venerdì 26 dicembre 2008
dedicato alla DESY
Osteria numero zero
vedo un prete tutto nero
che con mille contorsioni
suona il piano coi coglioni.
Osteria numero uno
al casino non c'e' nessuno
ci sono solo preti e frati
che si inculano beati.
Osteria numero due
le mie gambe fra le tue
le tue gambe fra le mie
fanno mille porcherie.
Osteria numero tre
la peppina fa il caffe'
fa il caffe' una volta al mese
con le pezze del marchese.
Osteria numero quattro
la Peppina ha rotto il piatto
e per non farlo piu' vedere
se lo ficca nel sedere.
Osteria numero quattro
la marchesa aveva un gatto
con la coda del felino
si faceva un ditalino.
Osteria numero cinque
c'e' chi perde e c'e' chi vince
ma chi perde caso strano
se lo trova dentro l'ano.
Osteria numero sei
e' il casino degli ebrei
ma glie ebrei son porcaccioni
ficcan dentro anche i coglioni.
Osteria numero sette
il salame piace a fette
ma alle donne caso strano
il salame piace sano.
Osteria numero otto
la marchesa fa il risotto
fa il risotto ben condito
con lo sperma del marito.
Osteria numero otto
cazzo in mano e culo rotto
culo rotto e cazzo in mano
per inculare il Vaticano.
Osteria numero nove
il mio cazzo fa le prove
fa le prove contro il muro
per vedere quanto e' duro.
Osteria numero nove
la marchesa fa le prove
fa le prove col prosciutto
per veder se c'entra tutto.
Osteria numero dieci
se hai fame mangia i ceci
per la fica e per il culo
troverai sempre un padulo.
Osteria numero dieci
il sacrista fa le veci
fa le veci al cappellano
e lo prende dento l'ano.
Osteria numero venti
se la fica avesse i denti
quanti cazzi all'ospedale
quante fiche in tribunale.
Osteria numero trenta
chi ha il culo non si penta
oggigiorno caso strano
va di moda il deretano.
Osteria numero cento
se la fica andasse a vento
quanti cazzi in alto mare
si vedrebbero navigare.
Osteria numero cento
piu' tu spingi piu' va dentro
ma se spingi oltremisura
poi ti nasce una creatura.
Osteria numero cento
il mio cazzo e' di cemento
di cemento bene armato
quando e' dentro fa il selciato.
Osteria numero mille
il mio cazzo fa scintille
fa scintille sulla legna
figuriamoci sulla fregna.
Osteria numero mille
il mio cazzo fa scintille
fa scintille nella notte
per veder le donne biotte.
Osteria numero enne
il mio cazzo ha due antenne
quando inculo il sagrestano
sento radio Vaticano.
Osteria del cimitero
e' successo un fatto vero
due cadaveri putrefatti
si inculavano come matti.
Osteria del Vaticano
e' successo un fatto strano
c'era il Papa con gli occhiali
inculava i cardinali.
Osteria del Vaticano
pure il papa ha il cazzo in mano
va gridando "Porco Dio,
voglio fica pure io...".
Osteria dell'antinferno
s'e' incazzato il padreterno
perche' il suo divin figliolo
e' tornato con lo scolo.
Osteria del Paradiso
c'era Dante con sorriso
Beatrice, la sua donna,
gli e' tornata senza gonna.
Osteria del Paradiso
e' successo un fatto inviso
Gesu' cristo coi cerchietti
inculava gli angioletti.
Osteria dove si spera
anche Petrarca aspetta e spera
donna Laura, sua moglie
gli e' tornata con le doglie.
Osteria della stratosfera
si e' scoperto cosa c'era
nello Sputnik la cagnetta
si sparava una pugnetta.
Osteria dell'invertito
qui non metto proprio il dito
non vorrei che il suo strumento
mi mirasse proprio al centro.
Osteria della mignotta
non vogliamo una bigotta
la vogliamo emancipata
e per giunta gia' sbiottata.
Osteria della Minerva
tutta casta si conserva
ma con il giallo, il blu e il rosso
fan casino a piu' non posso.
Osteria del vescovado
la di certo non ci vado
non e' posto da goliarda
perche' manca la bernarda.
Osteria del Gallo d'Oro
e' uno stronzo chi fa il coro
Osteria del Gallo Fritto
e' uno stronzo chi sta zitto.
Con sta pioggia con sto vento
chi e' che bussa al mio convento,
"e' una povera vecchierella
che si vuole confessare !",
con sti lampi con sti tuoni
non stia a rompere i coglioni
"mandala via, mandala via,
dannazione dell'anima mia !",
con sta pioggia con sto vento
chi e' che bussa al mio convento,
"e' una povera verginella
che si vuole confessare",
con sti lampi e con sti tuoni
non avere esitazioni,
"falla entrare, falla entrare
che or la vengo a confessare",
dimmi un po' quale tormento
di ha portato al mio convento,
"dell'inferno ho un po' timore,
che' ho peccato per amore",
ti hanno mai toccato il petto ?
"padre si', ma con rispetto"
ti toccaron mai la panza ?
"padre si', ma con creanza"
ti hanno mai toccato il culo
"padre si', con cazzo duro"
ti toccaron mai la figa ?
"padre si', ma con fatica"
se tu vuoi l'assoluzione,
prendi e bacia sto cordone !
"non son cieca non son orba,
questo e' cazzo non e' corda !"
con sti lampi e sti tuoni
non si fanno distinzioni,
se vuoi l'anima salvare
penitenza devi fare,
"che il signore mi perdoni,
piu' non faccio distinzioni,
cazzo o corda con amore,
obbedisco al buon pastore"
Fu cosi' che in quel convento,
arrivaron da ogni vento,
la smarrita pecorella
che agguanto' la manovella,
sia quel di' che ogni altra volta,
dai peccati venne assolta
E proprio l'altra sera [bis]
Ritornando a casa [bis]
C'era tanta gente [bis]
Sotto casa mia [bis]
Non potevo entrare [bis]
Ho chiesto per favore [bis]
Mi han risposto che [bis]
Sono diecimila [bis]
Mi è venuto un dubbio [bis]
Vuoi vedere che [bis]
C'ho la mamma maiala [4 v.]
Siamo tutti fratelli
degli stessi bordelli,
siamo tutti cugini
degli stessi casini,
oh che gioia, oh che gioia,
esser figli di troia!
E c'ho il babbo becco
che non usa lo stecco
E il nonno finocchio
che incula il marmocchio
E la nonna lecchina
che i cazzi spompina
E la sorella puttana
che non molla la grana
E il fratello coglione
che si spara un raspone
E il cugino impotente
che dà il culo per niente
INNO DEL CORPO SCIOLTO
E' questo l'inno del corpo sciolto
lo puo' cantare solo chi caga dimolto:
se vi stupite, la reazione e' strana,
perche' cacare soprattutto e' cosa umana.
Noi ci svegliamo e dalla mattina
il corpo sogna sulla latrina;
le merde posano in mezzo all'orto:
e' questo l'inno del corpo sciolto.
Ci han detto vili, brutti schifosi,
ma son soltanto degli stitici gelosi;
ma il corpo e' lieto, lo sguardo e' puro:
noi siam quelli che han cacato di sicuro.
Pulirsi il culo da' gioie infinite,
con foglie di zucca, di bietola o di vite;
quindi cacate, perche' e' dimostrato:
ci si pulisce il culo dopo avere cacato.
Evviva i cessi, sian benedetti;
evviva i bagni, le toilettes e i gabinetti;
evviva i campi da concimare;
viva la merda e chi ha voglia di cacare.
Se parlo co' un demente,
un fetente o un ignorante
mi levo la giacca
e la cacca gli fo'.
Il bello nostro e' che ci si incazza parecchio
e ci si calma solo dopo averne fatta un secchio;
la vogliam reggere per una stagione
e con la merda poi far la rivoluzione.
Pieni di merda andremo a lavorare,
poi tutto a un tratto si fa quello che ci pare
e a chi ci dice "fai questo e quello"
gli cachiamo addosso e lo copriam fino al cervello!
Non sono mai stato cosi' giocondo.
Viva la merda che ricopre tutto il mondo:
e' un mondo libero, un mondo squacchera,
perche' spillacchera di qua e di la'.
Cacone, merdone, stronzone, puzzone:
la merda che mi scappa si sparga su di te.