martedì 16 giugno 2009

white Ice trash - il gelato alla desy

La Desy gelataia ingorda di urea,
il nipotino nerkione e il maritino.




La Desy gelataia, il sessantanovino e il fotografo.

Nel pomeriggio Franceschino andò fuori con degli amici lasciandomi l’occasione di parlare con la mia mogliettina travesta DESY. Con fare minaccioso e incazzato le dissi “Desideria i patti stamattina non sono stati rispettati, dovevi fare una sveltina a Franceschino per poi passare il resto della mattinata con me” con aria da santarellina rispose “non mi pare che tu ti possa proprio lamentare: ti ho visto come ti segavi affannosamente, ho capito benissimo che ti piace fare il guardone eri così eccitato che sei venuto 3 volte stamattina, cosa che non ti capitava da secoli. Vuoi forse negare che non ti ecciti vedermi con Franceschino?”. Desideria aveva capito benissimo quanto mi eccitasse vederla mentre faceva la troia con nostro nipote e purtroppo la discussione prese una cattiva piega “Senti tesoro a te piace fare il guardone, a me piace il cazzone di Franceschino che è qualcosa di indescrivibile te ne devi fare una ragione, ha un cazzo che è il triplo del tuo, per non parlare della sua durezza e resistenza, quindi penso che questa situazione piaccia a entrambi e che tu non ti debba lamentare proprio di nulla, anzi sarei io a dovermi lamentare di qualcosa” e mentre disse l’ultima frase indicò con un dito il mio pacco. Io ero impietrito non sapevo più cosa risponderle, cercai di controbattere, ma non ci fu verso anzi mi disse che aveva in mente dei nuovi giochetti. Alla sera la scopata fu di alto livello, come quelle delle ultime giornate, ero comunque assalito dai pensieri e dalle preoccupazioni.

Il giorno dopo per noi sarebbe stato l’ultimo al mare, abitiamo nella stessa città di Franceschino (Firenze), teoricamente avremmo l’occasione di rivederlo, ma immaginavo che mia moglie Desideria avrebbe organizzato qualcosa di speciale per l’occasione. Purtroppo la casa era occupata, anche a causa del maltempo che ci impediva di andare in spiaggia “Immagino che oggi il tuo giochetto non sia attuabile” dissi a mia moglie con un po’ di presunzione “Tranquillo tesoro ho organizzato tutto nei minimi particolari, ho affittato una camera di motel per le prossime 4 ore, tu puoi andare in quella accanto: ne ho scelta una con un buco sul muro così potrai spiarci pisellino eheh” impallidì a quelle parole, mi aveva chiamato ‘pisellino’ per prendermi per il culo, prima di andare mi lasciò in mano un pacchetto di fiammiferi e disse al resto della famiglia che sarebbe andata fuori con un’amica.

Il motel si trovava a 20km da casa, arrivai che i due erano già entrati in camera, seguii le istruzioni di mia moglie, appoggiai i vestiti sul letto e mi avvicinai al muro senza fare troppo casino. Da lì potevo vedere alla perfezione e sentire anche piuttosto bene i due amanti, Desideria annunciò che aveva preparato un paio di sorprese per il suo stallone che rispose che anche lui aveva una sorpresa per lei. “Hai seguito le mie indicazioni Franceschino?” “Sì certo zia, mi sono depilato tutto il pube come mi hai detto e non mi sono toccato: ho le palle piene solo per te troietta” e mentre disse l’ultima frase si tocco molto volgarmente il pacco a cui seguì una risata e i ringraziamenti di Eleonora. Franceschino era diventato molto più intraprendente iniziò a palpare dappertutto Desideria che aveva un completo intimo che utilizzava con me solo per le occasioni speciali aveva le autoreggenti e un intimo davvero risicato al minimo. Ricordate la regola di avvertirla appena sentisse di dover venire (ormai poteva essere palpata) la mia mogliettina trans DESY disse “Dai palpami un po’ Franceschino” il giovane nipote non se lo fece dire due volte e iniziò a toccare ovunque la mia compagna che ansimava il suo cazzo puntava contro il ventre della DESY, i boxer da mare non riuscirono più a contenere la sua potenza e dopo pochi secondi saltò fuori il suo biscione. DESY iniziò a baciare e leccare il pisellone, ma soprattutto a giocare con i suoi coglioni, ne riusciva a tenere solo uno per mano erano grossi come delle mele da quanto erano gonfi “Caspita che coglioni giganti che hai, sono davvero pieni eheh, poi depilandoti sembri ancora più dotato”. Io ero già sul limite di venire, ma cercai di controllarmi, intanto la DESY andò verso il telefono e chiamando la hall disse che stava per iniziare il primo gioco.

Ordinò una coppa gelato che spiazzò l’amante. Si fece passare la coppa gelato attraverso la porta dal cameriere e si sedette sull’orlo del letto accanto a Franceschino che era in piedi ancora stranito. “Scusa Franceschino, ma mi è venuto un languorino” impugnò saldamente il cazzone di Franceschino e lo tocciò nella panna per poi metterselo in bocca “mmm sì così è decisamente meglio il gelato”. Quella troia stava tocciando il cazzone di nostro nipote nel gelato per poi ripulirlo, quella scena era troppo erotica per me tanto che venni segandomi come un matto. “Ahhh zia… non sapevo che ti piacesse tanto il gelato eheh” quella troia continuava a inzuppare la cappella e una parte nel manico nel gelato alla crema, sulla panna o il cioccolato fuso per poi imboccarsi il cannone di carne coperto dal dolce “mmm è davvero buono”. Desideria la travesta zittona si gustava molto lentamente il gelato e dopo circa 10 minuti fu avvisata da Franceschino che stava per venire, così balzò in piedi e iniziò a segarlo e incitarlo “dai fammi vedere fin dove riesci a schizzare Franceschino” nemmeno a dirlo partirono 8-9 getti densissimi che si scontrarono sul muro tra le urla di goduria di Franceschino. La troia non lasciò a Franceschino nemmeno il tempo di riprendersi “Franceschino a te piace il gelato vero?” si buttò sul letto a gambe larghe, si tolse il mini perizoma e rovesciò sulla sua fighetta depilata il gelato, ormai sciolto, che rimaneva, stavolta Desideria non dovette dare molte istruzioni a Franceschino che dopo circa 5 minuti ripulì completamente la travestita e la fece pure venire tra urla e gemiti.

Il primo gioco era stato un successone, i due rimasero un po’ avvinghiati l’uno all’altra scambiandosi i soliti complimenti di rito finché mia moglie disse che stava per iniziare il secondo gioco: il 69. La posizione a 69 è sempre stata una mia richiesta, richiesta che la DESY non ha mai accolto, era chiaro che fosse un modo per umiliarmi farlo con il nostro nipote superdotato. “Franceschino per questa posizione devi metterti il preservativo perché è troppo goduriosa e ho paura che tu possa venire” lui acconsentì dicendo che però non aveva preservativi, mia moglie così tirò fuori dalla borsa i 3 preservativi rimasti dagli scorsi giorni. Ma c’era un problema piuttosto evidente, quei palloncini non sarebbero mai entrati al nostro nipotino, erano troppo piccoli. Il primo si ruppe senza che nemmeno fosse stato srotolato oltre la cappella, mentre gli altri due si ruppero entrambi dopo essere stati srotolati fino a circa un terzo dell’asta. “Eheh scusami Franceschino avrei dovuto immaginare che questi preservativi sono adatti a dei pisellini (mentre disse la parola pisellini mia moglie guardò verso il buco sul muro) per fortuna ne ho preso uno XXXL direi che ti entrerà” Il preservativo impugnato da mia moglie era più del doppio rispetto ai miei preservativi e fu comunque srotolato solo per una parte della sua proboscide. Finalmente il 69 poteva iniziare, entrambi leccavano come forsennati, ma solamente la desy gemeva e ansimava, per evitare di essere strozzata dalla nerchia di Franceschino DESY stava sopra, il PORCELLINO leccava come un infoiato e affondava prepotenti palpate sulle chiappe della mia TRAVESTITA, in più ogni tanto inarcava la schiena per penetrare con il suo cazzone più a fondo nella gola della DESY. “Slurp slurp… continua Franceschino… slurp… sto per venire…”. In men che non si dica la DESY venne in faccia al nipotino, che non si fece attendere troppo, DESY non si azzardò a levare il preservativo prima che venisse, cos’ il pisellone rimase incappucciato anche se moscio per qualche minuto, DESY lo aiutò a levarselo esclamando poi “cazzo l’hai riempito per bene eheh ma credo che tu non sia ancora sazio vero? In fin dei conti abbiamo la camera per altre due ore”. Io personalmente ero stremato ero già venuto due volte e le mie forze erano ridotte al lumicino.

“Tranquilla zia potrei continuare per ore con una puttanella come te, piuttosto volevo farti una richiesta, visto che da domani ci vedremo molto più raramente potrei scattarti qualche foto per ‘arrangiarmi’ da solo”, DESY non fu molto convinta all’inizio, ma si sciolse alla moine di Franceschino che tirò fuori la sua digitale e iniziò a scattare decine di foto nelle posizioni più oscene: mentre si masturbava, con un dito in bocca, leccandosi i capezzoli, a pecora e via discorrendo.
A vedere queste posizioni erotiche la verga di Franceschino si rinvigorì, ma DESY lo allontanò dicendo che era sporco di sborra visto che era venuto nel preservativo. “Dai zia fai la brava puttanella e smettila di fare la snob, dovresti almeno assaggiarla la sborra prima di schifarla tanto” “No Franceschino ti ho detto di no” “Facciamo così: annusami il cazzo, senti che buon odore che ha, non ti viene voglia di ciucciarlo comunque” “Mmm sniff sniff si è un buon odore” “Dai una leccatina, assaggialo”. Non potevo credere ai miei occhi, quella troia tirò una leccatina sulla cappella che spingeva sulle sue labbra e dopo un po’ di lusinghe iniziò a ciucciare come una forsennata!!! “Visto zia non era poi tanto male la sborra no? Ora puliscila tutta” “Mmm sì Franceschino slurp ma non slurp prenderla come un’abitudine slurp”.
Quel porco con la mano dietro la nuca le spingeva sempre più il cazzo in fondo alla gola, io per manifestazioni del genere sarei stato cazziato a dovere mentre Franceschino non fu nemmeno ripreso. Dopo circa 20 minuti di pompa Franceschino estrasse il cazzo dalla bocca dELLA TRAVESTA ZITTONA e iniziò a usare il proprio cazzo come un manganello colpendo in faccia la povera Desideria “Ti piace eh troia? Dimmi che vuoi il mio cazzone dillo” “Dammi il tuo cazzone porco lo voglio in bocca” Fu subito accontentata e gli fu ributtato in bocca quel bastone di carne.
Ma l’irriverenza di nostro nipote non aveva ancora toccato i suoi picchi massimi, dopo un quarto d’ora di insulti alla povera travestita, che lo sbocchinava e segava venendo ‘manganellata’ di tanto in tanto con il suo membro, estrasse il suo cazzo dalla bocca della Desy e sparandosi una veloce sega le venne copiosamente in faccia!!! Ci furono attimi di silenzio il cazzo di Franceschino era ancora duro e puntava verso il viso di mia moglie, mi aspettavo che si incazzasse, il giorno prima le ero venuto sulla mano con qualche goccia di sperma e si era più volte lavata le mani, ora aveva la faccia coperta di un patina bianca e molto densa. Teneva gli occhi chiusi perché il cazzone aveva eruttato ovunque, aspettavo le sue urla, ma invece si mise a ridere, si pulì le palpebre con l’indice aprì gli occhi e si ficcò il dito coperto di sperma in bocca “mmm si Franceschino il tuo sperma è proprio buono, ora però aiutami a imboccarmi, perché sono ancora molto sporca”. Cosa?! Quella troia ora si faceva pure spruzzare in faccia?! Franceschino prese il cucchiaino del gelato e iniziò a raccogliere tutto il suo sperma che ricopriva le guance, le labbra, la fronte, i capelli e il collo di DESY. Poi prese da terra il preservativo usato precedentemente e lo riversò nel cavo orale della DESY “Vedi zietta ti ho fatto scoprire una cosa di cui vai ghiotta ahahah” DESY deglutì una quantità incredibile di sperma e con un sorriso in bocca ringraziò l’amante con un tenero bacio sulla guancia. Mentre la troietta ondeggiava verso il bagno per darsi una rinfrescata fu presa per un braccio dal suo amante che le fece presente di avere ancora una forte erezione, stavolta per sedare i bollenti spiriti di Franceschino ci volle una spagnolona con i fiocchi e dopo essere venuto sul ventre e sulle tettone finte della DESY fu trascinato dalla mia signora nella doccia “abbiamo solo 10 minuti dobbiamo farci la doccia insieme Franceschino”.

Io ero distrutto, stanco morto, alla sera i due rincasarono come se niente fosse, noi caricammo le valigie in auto e partimmo per tornare a Verona. “Non pensavo che la sborra fosse così buona sai caro? Domani voglio assaggiare pure la tua” anche in questo caso io mi sarei preso le briciole, meglio di niente in ogni caso. “Vuoi fermarti a mangiare qualcosa all’autogrill cara?” “No guarda, tra il gelato e le tre sborrate di Franceschino sono davvero sazia” rispose Desideria con aria da troia, qualcosa però non tornava “Ma come?! Non ne hai bevute solo due? La prima volta ti è venuto in faccia, la seconda ti ha svuotato il preservativo usato e la terza volta ti è venuto addosso e poi vi siete lavati insieme!” “Ah già caro mi ero dimenticato di dirtelo, gli era tornato barzotto, non potevo lasciarlo così poverino, poi eravamo nell’auto di tuo fratello così ho dovuto ingoiare tutto tutto, non ne è rimasta nemmeno una goccia e ora sono sazia” disse scoprendosi la pancia e battendoci la mano sopra con la sua risatina da troia.

Per fortuna le vacanze erano finite, ma era solo l’inizio della fine.