mercoledì 2 novembre 2011
domenica 14 febbraio 2010
domenica 7 febbraio 2010
martedì 15 dicembre 2009
lunedì 7 dicembre 2009
martedì 1 settembre 2009
di DESYmamma cen'è una sola
A MIA MADRE di De Amicis
Non sempre il tempo la beltà cancella
o la sfioran le lacrime e gli affanni
mia madre ha sessant'anni e più la guardo
e più mi sembra bella.
Non ha un accento, un guardo, un riso
che non mi tocchi dolcemente il cuore.
Ah se fossi pittore, farei tutta la vita
il suo ritratto.
Vorrei ritrarla quando inchina il viso
perch'io le baci la sua treccia bianca
e quando inferma e stanca,
nasconde il suo dolor sotto un sorriso.
Ah se fosse un mio prego in cielo accolto
non chiederei al gran pittore d'Urbino
il pennello divino per coronar di gloria
il suo bel volto.
Vorrei poter cangiar vita con vita,
darle tutto il vigor degli anni miei
CIO’ CHE UNA MADRE CANTA di Henry Ward Beecher
Ciò che una madre canta
vicino alla sua culla,
accompagnerà un bimbo
per tutta la sua vita.
'NA PREDICA DE MAMMA di Cesare Pascarella
L'amichi? Te spalancheno le braccia
fin che nun hai bisogno e fin che ci hai;
ma si, Dio scampi, te ritrovi in guai,
te sbatteno, fio mio, la porta in faccia.
Tu sei giovene ancora, e ‘sta vitaccia
nu’ la conoschi; ma quanno sarai
più granne, allora te n’accorgerai
si a ‘sto monno c’è fonno o c’è mollaccia.
No, fio mio bello, no, nun so’ scemenze
quer che te dice mamma, ‘sti pensieri
tiètteli scritti qui, che so’ sentenze;
che ar monno, a ‘sta Fajola d’assassini,
lo vòi sapè chi so’ l’amichi veri?
Lo vòi sapè chi so’? So’ li quatrini.
LA MADRE di Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d'un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d'ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
In ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all'eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m'avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d'avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
LETTERA ALLA MADRE di Salvatore Quasimodo
Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono in pace con me,
ma non aspetto perdono da nessuno,
molti mi devono lacrime da uomo a uomo.
So che non stai bene, che vivi come tutte le madri dei poeti,
povera e giusta nella misura d'amore per i figli lontani.
Oggi sono io che ti scrivo." - Finalmente, dirai,
due parole di quel ragazzo che fuggì di notte
con un mantello corto e alcuni versi in tasca.
Povero, così pronto di cuore lo uccideranno un giorno in qualche luogo.
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo di treni lenti
che portavano mandorle e arance, alla foce dell'Imera,
il fiume pieno di gazze, di sale, d'eucalyptus.
Ma ora ti ringrazio, questo voglio, ell'ironia che hai messo sul mio labbro,
mite come la tua. Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano, e non sanno che cosa.
Ah, gentile morte, non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro tutta la mia infanzia è passata sullo smalto del suo quadrante,
su quei fiori dipinti: non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà, morte di pudore.
Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.
LA MIA SERA di Giovanni Pascoli
"… Don… don e mi dicono Dormi!
Mi cantano Dormi! Sussurrano
Dormi! Bisbigliano Dormi!
Là, voci di tenebra azzurra…
Mi sembrano canti di culla,
che fanno ch’io torni com’era…
sentivo mia madre… poi nulla
sul far della sera"
MAMMA SON TANTO FELICE di Beniamino Gigli
Mamma, solo per te la mia canzone vola,
mamma, sarai con me, tu non sarai più sola!
Quanto ti voglio bene!
Queste parole d'amore che ti sospira il mio cuore
giovedì 6 agosto 2009
domenica 12 luglio 2009
Zia DESY vi insegna come si fà
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martedì 16 giugno 2009
white Ice trash - il gelato alla desy
La Desy gelataia ingorda di urea,
il nipotino nerkione e il maritino.
il nipotino nerkione e il maritino.
La Desy gelataia, il sessantanovino e il fotografo.
Nel pomeriggio Franceschino andò fuori con degli amici lasciandomi l’occasione di parlare con la mia mogliettina travesta DESY. Con fare minaccioso e incazzato le dissi “Desideria i patti stamattina non sono stati rispettati, dovevi fare una sveltina a Franceschino per poi passare il resto della mattinata con me” con aria da santarellina rispose “non mi pare che tu ti possa proprio lamentare: ti ho visto come ti segavi affannosamente, ho capito benissimo che ti piace fare il guardone eri così eccitato che sei venuto 3 volte stamattina, cosa che non ti capitava da secoli. Vuoi forse negare che non ti ecciti vedermi con Franceschino?”. Desideria aveva capito benissimo quanto mi eccitasse vederla mentre faceva la troia con nostro nipote e purtroppo la discussione prese una cattiva piega “Senti tesoro a te piace fare il guardone, a me piace il cazzone di Franceschino che è qualcosa di indescrivibile te ne devi fare una ragione, ha un cazzo che è il triplo del tuo, per non parlare della sua durezza e resistenza, quindi penso che questa situazione piaccia a entrambi e che tu non ti debba lamentare proprio di nulla, anzi sarei io a dovermi lamentare di qualcosa” e mentre disse l’ultima frase indicò con un dito il mio pacco. Io ero impietrito non sapevo più cosa risponderle, cercai di controbattere, ma non ci fu verso anzi mi disse che aveva in mente dei nuovi giochetti. Alla sera la scopata fu di alto livello, come quelle delle ultime giornate, ero comunque assalito dai pensieri e dalle preoccupazioni.
Il giorno dopo per noi sarebbe stato l’ultimo al mare, abitiamo nella stessa città di Franceschino (Firenze), teoricamente avremmo l’occasione di rivederlo, ma immaginavo che mia moglie Desideria avrebbe organizzato qualcosa di speciale per l’occasione. Purtroppo la casa era occupata, anche a causa del maltempo che ci impediva di andare in spiaggia “Immagino che oggi il tuo giochetto non sia attuabile” dissi a mia moglie con un po’ di presunzione “Tranquillo tesoro ho organizzato tutto nei minimi particolari, ho affittato una camera di motel per le prossime 4 ore, tu puoi andare in quella accanto: ne ho scelta una con un buco sul muro così potrai spiarci pisellino eheh” impallidì a quelle parole, mi aveva chiamato ‘pisellino’ per prendermi per il culo, prima di andare mi lasciò in mano un pacchetto di fiammiferi e disse al resto della famiglia che sarebbe andata fuori con un’amica.
Il motel si trovava a 20km da casa, arrivai che i due erano già entrati in camera, seguii le istruzioni di mia moglie, appoggiai i vestiti sul letto e mi avvicinai al muro senza fare troppo casino. Da lì potevo vedere alla perfezione e sentire anche piuttosto bene i due amanti, Desideria annunciò che aveva preparato un paio di sorprese per il suo stallone che rispose che anche lui aveva una sorpresa per lei. “Hai seguito le mie indicazioni Franceschino?” “Sì certo zia, mi sono depilato tutto il pube come mi hai detto e non mi sono toccato: ho le palle piene solo per te troietta” e mentre disse l’ultima frase si tocco molto volgarmente il pacco a cui seguì una risata e i ringraziamenti di Eleonora. Franceschino era diventato molto più intraprendente iniziò a palpare dappertutto Desideria che aveva un completo intimo che utilizzava con me solo per le occasioni speciali aveva le autoreggenti e un intimo davvero risicato al minimo. Ricordate la regola di avvertirla appena sentisse di dover venire (ormai poteva essere palpata) la mia mogliettina trans DESY disse “Dai palpami un po’ Franceschino” il giovane nipote non se lo fece dire due volte e iniziò a toccare ovunque la mia compagna che ansimava il suo cazzo puntava contro il ventre della DESY, i boxer da mare non riuscirono più a contenere la sua potenza e dopo pochi secondi saltò fuori il suo biscione. DESY iniziò a baciare e leccare il pisellone, ma soprattutto a giocare con i suoi coglioni, ne riusciva a tenere solo uno per mano erano grossi come delle mele da quanto erano gonfi “Caspita che coglioni giganti che hai, sono davvero pieni eheh, poi depilandoti sembri ancora più dotato”. Io ero già sul limite di venire, ma cercai di controllarmi, intanto la DESY andò verso il telefono e chiamando la hall disse che stava per iniziare il primo gioco.
Ordinò una coppa gelato che spiazzò l’amante. Si fece passare la coppa gelato attraverso la porta dal cameriere e si sedette sull’orlo del letto accanto a Franceschino che era in piedi ancora stranito. “Scusa Franceschino, ma mi è venuto un languorino” impugnò saldamente il cazzone di Franceschino e lo tocciò nella panna per poi metterselo in bocca “mmm sì così è decisamente meglio il gelato”. Quella troia stava tocciando il cazzone di nostro nipote nel gelato per poi ripulirlo, quella scena era troppo erotica per me tanto che venni segandomi come un matto. “Ahhh zia… non sapevo che ti piacesse tanto il gelato eheh” quella troia continuava a inzuppare la cappella e una parte nel manico nel gelato alla crema, sulla panna o il cioccolato fuso per poi imboccarsi il cannone di carne coperto dal dolce “mmm è davvero buono”. Desideria la travesta zittona si gustava molto lentamente il gelato e dopo circa 10 minuti fu avvisata da Franceschino che stava per venire, così balzò in piedi e iniziò a segarlo e incitarlo “dai fammi vedere fin dove riesci a schizzare Franceschino” nemmeno a dirlo partirono 8-9 getti densissimi che si scontrarono sul muro tra le urla di goduria di Franceschino. La troia non lasciò a Franceschino nemmeno il tempo di riprendersi “Franceschino a te piace il gelato vero?” si buttò sul letto a gambe larghe, si tolse il mini perizoma e rovesciò sulla sua fighetta depilata il gelato, ormai sciolto, che rimaneva, stavolta Desideria non dovette dare molte istruzioni a Franceschino che dopo circa 5 minuti ripulì completamente la travestita e la fece pure venire tra urla e gemiti.
Il primo gioco era stato un successone, i due rimasero un po’ avvinghiati l’uno all’altra scambiandosi i soliti complimenti di rito finché mia moglie disse che stava per iniziare il secondo gioco: il 69. La posizione a 69 è sempre stata una mia richiesta, richiesta che la DESY non ha mai accolto, era chiaro che fosse un modo per umiliarmi farlo con il nostro nipote superdotato. “Franceschino per questa posizione devi metterti il preservativo perché è troppo goduriosa e ho paura che tu possa venire” lui acconsentì dicendo che però non aveva preservativi, mia moglie così tirò fuori dalla borsa i 3 preservativi rimasti dagli scorsi giorni. Ma c’era un problema piuttosto evidente, quei palloncini non sarebbero mai entrati al nostro nipotino, erano troppo piccoli. Il primo si ruppe senza che nemmeno fosse stato srotolato oltre la cappella, mentre gli altri due si ruppero entrambi dopo essere stati srotolati fino a circa un terzo dell’asta. “Eheh scusami Franceschino avrei dovuto immaginare che questi preservativi sono adatti a dei pisellini (mentre disse la parola pisellini mia moglie guardò verso il buco sul muro) per fortuna ne ho preso uno XXXL direi che ti entrerà” Il preservativo impugnato da mia moglie era più del doppio rispetto ai miei preservativi e fu comunque srotolato solo per una parte della sua proboscide. Finalmente il 69 poteva iniziare, entrambi leccavano come forsennati, ma solamente la desy gemeva e ansimava, per evitare di essere strozzata dalla nerchia di Franceschino DESY stava sopra, il PORCELLINO leccava come un infoiato e affondava prepotenti palpate sulle chiappe della mia TRAVESTITA, in più ogni tanto inarcava la schiena per penetrare con il suo cazzone più a fondo nella gola della DESY. “Slurp slurp… continua Franceschino… slurp… sto per venire…”. In men che non si dica la DESY venne in faccia al nipotino, che non si fece attendere troppo, DESY non si azzardò a levare il preservativo prima che venisse, cos’ il pisellone rimase incappucciato anche se moscio per qualche minuto, DESY lo aiutò a levarselo esclamando poi “cazzo l’hai riempito per bene eheh ma credo che tu non sia ancora sazio vero? In fin dei conti abbiamo la camera per altre due ore”. Io personalmente ero stremato ero già venuto due volte e le mie forze erano ridotte al lumicino.
“Tranquilla zia potrei continuare per ore con una puttanella come te, piuttosto volevo farti una richiesta, visto che da domani ci vedremo molto più raramente potrei scattarti qualche foto per ‘arrangiarmi’ da solo”, DESY non fu molto convinta all’inizio, ma si sciolse alla moine di Franceschino che tirò fuori la sua digitale e iniziò a scattare decine di foto nelle posizioni più oscene: mentre si masturbava, con un dito in bocca, leccandosi i capezzoli, a pecora e via discorrendo.
A vedere queste posizioni erotiche la verga di Franceschino si rinvigorì, ma DESY lo allontanò dicendo che era sporco di sborra visto che era venuto nel preservativo. “Dai zia fai la brava puttanella e smettila di fare la snob, dovresti almeno assaggiarla la sborra prima di schifarla tanto” “No Franceschino ti ho detto di no” “Facciamo così: annusami il cazzo, senti che buon odore che ha, non ti viene voglia di ciucciarlo comunque” “Mmm sniff sniff si è un buon odore” “Dai una leccatina, assaggialo”. Non potevo credere ai miei occhi, quella troia tirò una leccatina sulla cappella che spingeva sulle sue labbra e dopo un po’ di lusinghe iniziò a ciucciare come una forsennata!!! “Visto zia non era poi tanto male la sborra no? Ora puliscila tutta” “Mmm sì Franceschino slurp ma non slurp prenderla come un’abitudine slurp”.
Quel porco con la mano dietro la nuca le spingeva sempre più il cazzo in fondo alla gola, io per manifestazioni del genere sarei stato cazziato a dovere mentre Franceschino non fu nemmeno ripreso. Dopo circa 20 minuti di pompa Franceschino estrasse il cazzo dalla bocca dELLA TRAVESTA ZITTONA e iniziò a usare il proprio cazzo come un manganello colpendo in faccia la povera Desideria “Ti piace eh troia? Dimmi che vuoi il mio cazzone dillo” “Dammi il tuo cazzone porco lo voglio in bocca” Fu subito accontentata e gli fu ributtato in bocca quel bastone di carne.
Ma l’irriverenza di nostro nipote non aveva ancora toccato i suoi picchi massimi, dopo un quarto d’ora di insulti alla povera travestita, che lo sbocchinava e segava venendo ‘manganellata’ di tanto in tanto con il suo membro, estrasse il suo cazzo dalla bocca della Desy e sparandosi una veloce sega le venne copiosamente in faccia!!! Ci furono attimi di silenzio il cazzo di Franceschino era ancora duro e puntava verso il viso di mia moglie, mi aspettavo che si incazzasse, il giorno prima le ero venuto sulla mano con qualche goccia di sperma e si era più volte lavata le mani, ora aveva la faccia coperta di un patina bianca e molto densa. Teneva gli occhi chiusi perché il cazzone aveva eruttato ovunque, aspettavo le sue urla, ma invece si mise a ridere, si pulì le palpebre con l’indice aprì gli occhi e si ficcò il dito coperto di sperma in bocca “mmm si Franceschino il tuo sperma è proprio buono, ora però aiutami a imboccarmi, perché sono ancora molto sporca”. Cosa?! Quella troia ora si faceva pure spruzzare in faccia?! Franceschino prese il cucchiaino del gelato e iniziò a raccogliere tutto il suo sperma che ricopriva le guance, le labbra, la fronte, i capelli e il collo di DESY. Poi prese da terra il preservativo usato precedentemente e lo riversò nel cavo orale della DESY “Vedi zietta ti ho fatto scoprire una cosa di cui vai ghiotta ahahah” DESY deglutì una quantità incredibile di sperma e con un sorriso in bocca ringraziò l’amante con un tenero bacio sulla guancia. Mentre la troietta ondeggiava verso il bagno per darsi una rinfrescata fu presa per un braccio dal suo amante che le fece presente di avere ancora una forte erezione, stavolta per sedare i bollenti spiriti di Franceschino ci volle una spagnolona con i fiocchi e dopo essere venuto sul ventre e sulle tettone finte della DESY fu trascinato dalla mia signora nella doccia “abbiamo solo 10 minuti dobbiamo farci la doccia insieme Franceschino”.
Io ero distrutto, stanco morto, alla sera i due rincasarono come se niente fosse, noi caricammo le valigie in auto e partimmo per tornare a Verona. “Non pensavo che la sborra fosse così buona sai caro? Domani voglio assaggiare pure la tua” anche in questo caso io mi sarei preso le briciole, meglio di niente in ogni caso. “Vuoi fermarti a mangiare qualcosa all’autogrill cara?” “No guarda, tra il gelato e le tre sborrate di Franceschino sono davvero sazia” rispose Desideria con aria da troia, qualcosa però non tornava “Ma come?! Non ne hai bevute solo due? La prima volta ti è venuto in faccia, la seconda ti ha svuotato il preservativo usato e la terza volta ti è venuto addosso e poi vi siete lavati insieme!” “Ah già caro mi ero dimenticato di dirtelo, gli era tornato barzotto, non potevo lasciarlo così poverino, poi eravamo nell’auto di tuo fratello così ho dovuto ingoiare tutto tutto, non ne è rimasta nemmeno una goccia e ora sono sazia” disse scoprendosi la pancia e battendoci la mano sopra con la sua risatina da troia.
Per fortuna le vacanze erano finite, ma era solo l’inizio della fine.
mercoledì 13 maggio 2009
venerdì 24 aprile 2009
Le ragazze della menzilità
Noi ragazze zittone abbiamo sempre quel qualkosa in più!
Un saluto zittonesko a tutte voi lettrici finokkie e non! all'anfora leghornina ma anke alle anoressike bimbone dei 3 ponti! volevamo come di consueto sparare un po di merda verso tutti: Noi zittone siamo contro quelle ke dicono di farlo per passione e poi vendono le loro foto sul web con nomi inventati, tipo LAURA PANERAI, contro quelli ke dicono non frequento e li trovi agli angoli del mamamia sudici di sborro! Kontro la repressione finokkiesca travestita da impegno politico dalle finokkie stesse!!!! (i gay sono i più kattivi verso i GAY talvolta... guardate il PAPA) Kontro le ragazze sottopeso di 120 kili che non escono da montenero se non ottengono il miracolo ( e nel frattempo hanno il rigetto dei bendaggi gastrici ) Kontro la giostrina della codina di Livorno che non apre fino alle ore 16:00!!! Kontro la tendinite in genere. Kontro quelle ragazzone che alle feste di compleanno dei bambini trangugiano tutti i palloncini colorati kredendo di trarne un dimagrante benefit. Kontro la papessa KAKAKAZZINGHER che indossa (non è una bugia!!! informatevi on line) scarpe PRADA fatte su misura e non tira fuori un euro per la gente senza casa in abruzzo! Kontro chi chiede la beneficYenza e per primo non devolve mille verso ki ne ha necessità! Kontro tutto il piscio sprecato nei cessi mentre la >DESY< nell'arida Firenze muore di sete!! Kontro i palloni gonfiati e repressi che si circondano di status symbol x sembrare grandi ma hanno paura della loro ombra e se li guardi negli occhi si pisciano sotto e non sanno reagire. Kontro chi parla x dare fiato alla bocca. Contro i falliti che ci fanno violenza psicologica diventando VAMPIRI PSICHICI nel tentativo di raccontarci tutte, ma proprio tutte, le loro vere o presunte tali, stronzate!
Contro CATERINA BALIVO quella SUORA travestita da PUTTANA che non ha neanche la bocca (come li fa i pompiny?) Contro la stitikezza mentale di jo squillo che a 40anni ankora canta ATTENTO CHE CADI !!! NEL 2009 FAI UNA MINKIA DI CANZONE NUOVA!!!!!!! Ormai lo sanno tutti che oltre alle gambe c'è dipiù... guarda la desy!!!
penZyerjnj in PILLOLE:
ma quant'è buono l'odore dello sborro seccato sulla fregna mestruata mentre t'addormenti nel letto!!
e altro penzyerjno: secondo voi? c'entra qualkosa con la desy il detto: VIDDICAAà E ME NE VENNE VOGLIA?? cerco affinità, se ne trovate contattateci!!
giovedì 12 marzo 2009
Elogio a CRISTIANO RONALDO
domenica 1 marzo 2009
venerdì 6 febbraio 2009
mercoledì 21 gennaio 2009
MILLY
Vi sfido a trovare la Jovenka tra i seguenti video. La sua straordinaria interpretazione di Milly la rende così simile dall'ariginale da non riuscire a capire chi sia la vera Milly e chi la nostra amatissima star JoJo.
Milly (Carla Mignone; Alessandria 1905 - Milano 1980), cantante-attrice. Il padre se ne va di casa, lasciandola a cinque anni con la madre, un fratello (Totò) e una sorella (Mitì) con i quali, dopo aver fatto la cassiera al Fiandra e aver debuttato come cantante nello stesso teatro, forma un trio da avanspettacolo (Mitì balla e Totò suona): un inizio durissimo, ma che la porta in pochi anni al Trianon di Torino, applauditissima. È poi con Odoardo Spadaro, Isa Bluette, i De Filippo, Umberto Melnati, con la Compagnia dei fratelli Schwarz nelle riviste Wunderbar , Al Cavallino bianco e in Broadway con Camillo Pilotto, Mitì e Totò. Arriva all'Excelsior di Milano e diventa la soubrette della compagnia Za Bum, regista Mario Mattoli che poi sposerà Mitì. Con Mattoli gira il film Tempo massimo , con De Sica Amo te sola e Idillio (1948). Intanto era stata in Francia e negli Usa, dove a New York (al Blue Angel) i cronisti narrano di corbeilles che le portano, celati fra i gladioli, gioielli favolosi; mitici anche gli amori (Pavese, Soldati), fra i quali spicca Umberto di Savoia. Il suo nome evoca i grandi successi al Lirico di Milano, con in testa Stramilano esseti-errea-emmei-ellea-enneo ; ed ecco, nell'Italia che rinasce dal grigiore del dopoguerra, la consacrazione intellettuale al Piccolo Teatro nell' Opera da tre soldi di Brecht. M. è un'inimitabile Jenny delle Spelonche; la sua figura, i suoi gesti controllati da quel demiurgo che è Strehler ne fanno un'attrice-diva indimenticabile, sensibilissima, piena di charme, mentre dalla sua voce passa tutto un mondo di ricordi e di suggestioni. Aiutata dal regista Filippo Crivelli e dal pianista Roberto Negri, diventa la star di Milanin Milanon e di recital trionfali. Nel 1965 è a Studio Uno con Mina, Panelli e le Kessler, in un repertorio di canzoni della sua giovinezza che piace ai vecchi e ammalia i giovani. Perfezionista, riservata, minuta, con una grinta di ferro, in chiffon nero, femminilmente sobrio, passa da L'istruttoria di Peter Weiss al Piccolo Teatro (regista Puecher, 1966-67) a L'amore e la guerra , un recital di poesie e canzoni in coppia con Achille Millo; è al Derby milanese e a Berlino (1979: settanta canzoni in circa due ore di spettacolo, sempre con i fedelissimi Crivelli e Negri). L'ultimo suo recital è a Palermo, il 3 agosto 1980; l'aspetta un impegno per Berlino il 9 settembre, ma presentita e inevitabile arriva la morte nella notte fra il 22 e il 23 settembre.
Milly (Carla Mignone; Alessandria 1905 - Milano 1980), cantante-attrice. Il padre se ne va di casa, lasciandola a cinque anni con la madre, un fratello (Totò) e una sorella (Mitì) con i quali, dopo aver fatto la cassiera al Fiandra e aver debuttato come cantante nello stesso teatro, forma un trio da avanspettacolo (Mitì balla e Totò suona): un inizio durissimo, ma che la porta in pochi anni al Trianon di Torino, applauditissima. È poi con Odoardo Spadaro, Isa Bluette, i De Filippo, Umberto Melnati, con la Compagnia dei fratelli Schwarz nelle riviste Wunderbar , Al Cavallino bianco e in Broadway con Camillo Pilotto, Mitì e Totò. Arriva all'Excelsior di Milano e diventa la soubrette della compagnia Za Bum, regista Mario Mattoli che poi sposerà Mitì. Con Mattoli gira il film Tempo massimo , con De Sica Amo te sola e Idillio (1948). Intanto era stata in Francia e negli Usa, dove a New York (al Blue Angel) i cronisti narrano di corbeilles che le portano, celati fra i gladioli, gioielli favolosi; mitici anche gli amori (Pavese, Soldati), fra i quali spicca Umberto di Savoia. Il suo nome evoca i grandi successi al Lirico di Milano, con in testa Stramilano esseti-errea-emmei-ellea-enneo ; ed ecco, nell'Italia che rinasce dal grigiore del dopoguerra, la consacrazione intellettuale al Piccolo Teatro nell' Opera da tre soldi di Brecht. M. è un'inimitabile Jenny delle Spelonche; la sua figura, i suoi gesti controllati da quel demiurgo che è Strehler ne fanno un'attrice-diva indimenticabile, sensibilissima, piena di charme, mentre dalla sua voce passa tutto un mondo di ricordi e di suggestioni. Aiutata dal regista Filippo Crivelli e dal pianista Roberto Negri, diventa la star di Milanin Milanon e di recital trionfali. Nel 1965 è a Studio Uno con Mina, Panelli e le Kessler, in un repertorio di canzoni della sua giovinezza che piace ai vecchi e ammalia i giovani. Perfezionista, riservata, minuta, con una grinta di ferro, in chiffon nero, femminilmente sobrio, passa da L'istruttoria di Peter Weiss al Piccolo Teatro (regista Puecher, 1966-67) a L'amore e la guerra , un recital di poesie e canzoni in coppia con Achille Millo; è al Derby milanese e a Berlino (1979: settanta canzoni in circa due ore di spettacolo, sempre con i fedelissimi Crivelli e Negri). L'ultimo suo recital è a Palermo, il 3 agosto 1980; l'aspetta un impegno per Berlino il 9 settembre, ma presentita e inevitabile arriva la morte nella notte fra il 22 e il 23 settembre.
venerdì 16 gennaio 2009
mercoledì 14 gennaio 2009
La desy è anche al grande fratello italiano
La desy ci è entrata anche nel grande fratello italiano puntando tutto sul suo intelletto!!!!!!
domenica 11 gennaio 2009
La Desy SpagnIUola!!!!!
Ma come non lo sapevate che la desy è in finale al Grande Fratello SpagnIUolo?????
godetevi la sua presentazione!!!!!!
godetevi la sua presentazione!!!!!!
venerdì 9 gennaio 2009
PROSSIMA INCORONAZYONE
Vi informiamo che prossimamente ci sarà l'incoronazione di una NUOVA ZITTONA che prenderà il nome Zittone di OLYO
Costui/costei sarà la Zittona Mysteriosa in quanto non sveleremo la sua identità, ma sappiate che l'incoronazione avviene in quanto è stata ritenuta all'altezza del ruolo che rivestirà.
Ha tre punti fondamentali per entrare nel nostro esclusivo club:
1- Ha relazioni con Pizzayoli
2- Ha fervente ed acuta ironia e non manca di sana ed arguta cattiveria
3- Ci è maldestra nel maneggiare condimenti (grassi vegetali), dai quali deriva il suo ZittoNome
Costui/costei sarà la Zittona Mysteriosa in quanto non sveleremo la sua identità, ma sappiate che l'incoronazione avviene in quanto è stata ritenuta all'altezza del ruolo che rivestirà.
Ha tre punti fondamentali per entrare nel nostro esclusivo club:
1- Ha relazioni con Pizzayoli
2- Ha fervente ed acuta ironia e non manca di sana ed arguta cattiveria
3- Ci è maldestra nel maneggiare condimenti (grassi vegetali), dai quali deriva il suo ZittoNome
Ben presto vi aggiorneremo con notizye più dettagliate
domenica 4 gennaio 2009
Un po di Poesia
Per iniziare il 2009 con un certo PESO
S'aggira per il mondo un individuo osceno
così diverso che sembra quasi disumano
è un essere inquietante e forse non è un caso
che a poco a poco diventi contagioso.
L'obeso,
l'obeso
l'obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un grosso uomo che si muove lentamente
mangia sempre dalla sera alla mattina
con l'isterica passione
per qualsiasi proteina
l'obeso è imprigionato
nel suo corpo assai opulento
sembra un uomo generato
da un enorme allevamento.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso
è una strana anomalia della natura
è l'uomo nuovo che assomiglia a un grosso uovo
è felice, vive in pace nel suo stato
e s'ingurgita di tutto
sembra quasi lievitato
l'obeso s'è creato
quel suo corpo così pieno
per sfuggire dal terrore
di non essere nessuno.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso siamo tutti magri e grassi
siamo i nuovi paradossi
l'obeso è una presenza a tutto tondo
è il simbolo del mondo.
L'obeso mangia idee mangia opinioni
computer, cellulari
dibattiti e canzoni
mangia il sogno dell'Europa
le riforme, i parlamenti
film d'azione e libri d'arte
mangia soldi e sentimenti
e s'ingravida guardando e mangiando
gli orrori del mondo.
L'obeso è ormai un destino senza scampo
è la follia del nostro tempo
l'obeso è un pachiderma nauseabondo
è il simbolo del mondo.
L'obeso mangia gruppi finanziari
mangia spot e informazioni
aiuti umanitari
mangia slogan e ideologie
vecchie idee e nuovi miti
mangia tutti i bei discorsi
dei politici e dei preti
e s'ingurgita la pace, la guerra
la pace, la guerra.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un futuro che è sempre più presente
mangia tutto, mangia il mondo come noi
senza il minimo disturbo
senza vomitarlo mai
l'obeso è il segreto
di un gonfiarsi disumano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano.
L'obeso
L'obeso
L'obeso...
S'aggira per il mondo un individuo osceno
così diverso che sembra quasi disumano
è un essere inquietante e forse non è un caso
che a poco a poco diventi contagioso.
L'obeso,
l'obeso
l'obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un grosso uomo che si muove lentamente
mangia sempre dalla sera alla mattina
con l'isterica passione
per qualsiasi proteina
l'obeso è imprigionato
nel suo corpo assai opulento
sembra un uomo generato
da un enorme allevamento.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso
è una strana anomalia della natura
è l'uomo nuovo che assomiglia a un grosso uovo
è felice, vive in pace nel suo stato
e s'ingurgita di tutto
sembra quasi lievitato
l'obeso s'è creato
quel suo corpo così pieno
per sfuggire dal terrore
di non essere nessuno.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso siamo tutti magri e grassi
siamo i nuovi paradossi
l'obeso è una presenza a tutto tondo
è il simbolo del mondo.
L'obeso mangia idee mangia opinioni
computer, cellulari
dibattiti e canzoni
mangia il sogno dell'Europa
le riforme, i parlamenti
film d'azione e libri d'arte
mangia soldi e sentimenti
e s'ingravida guardando e mangiando
gli orrori del mondo.
L'obeso è ormai un destino senza scampo
è la follia del nostro tempo
l'obeso è un pachiderma nauseabondo
è il simbolo del mondo.
L'obeso mangia gruppi finanziari
mangia spot e informazioni
aiuti umanitari
mangia slogan e ideologie
vecchie idee e nuovi miti
mangia tutti i bei discorsi
dei politici e dei preti
e s'ingurgita la pace, la guerra
la pace, la guerra.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso aumenta di peso.
L'obeso ha un aspetto
imperturbabile e imponente
è un futuro che è sempre più presente
mangia tutto, mangia il mondo come noi
senza il minimo disturbo
senza vomitarlo mai
l'obeso è il segreto
di un gonfiarsi disumano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano
l'obeso è l'infinito
di un Leopardi americano.
L'obeso
L'obeso
L'obeso...
giovedì 1 gennaio 2009
mercoledì 31 dicembre 2008
La SBORRA
Mio cognato DESY mi ha sempre fatto indurire l'uccello, lui si e' sposato giovanissimo e quando io ho conosciuto mia moglie lui aveva gia' casa, il marito era sempre fuori per lavoro e quando andavamo a casa sua ne era molto felice, una sera d'estate mentre eravamo a casa sua il cane voleva a tutti i costi delle gomme da masticare, visto che mia moglie aveva invitato sua sorella al cinema uscii prima di casa per andare con il cane prediletto al bar, io attendevo in cucina e mentre mio cognato si cambiava, indossava sempre delle minigonne, l'ho visto tramite lo specchio della camera da letto mentre si abbassava la mini,quella scena mi ha eccitato come un porco,poi e' andato in bagno per fare pipi' lasciando la porta del bagno socchiusa,l'ho visto mentre si asciugava l'uccello e la cosa mi ha eccitato ancora di piu', prima di uscire ho chiesto se potevo andare in bagno,appena entrato sono andato nel contenitore della biancheria sporca e ho preso le sue mutandine, le ho cominciato ad annusare , erano ancora calde ed emanavano un forte odore di sborro non ci ho capito piu' niente, ho tirato fuori il cazzo e in quattro botte ho sborrato nelle mutandine e poi le ho lasciate al loro posto,quando siamo arrivati al cinema c'era una fila incredibile,il locale era stracolmo eravamo in fila per trovare un posto,lui camminava davanti a me ,poi c'era mia moglie e avanti il cane,la gente spingeva e io mi sono trovato con il suo culo meraviglioso che spingeva sul mio cazzo, il frocio si divertiva a spingere all'indietro e sentiva il mio grosso cazzo tra le chiappe,ad un tratto si sono liberati due posti e si sono seduti mia moglie con il cane e noi siamo rimasti in piedi mentre lui continuava a strofinare il culo verso di me,poi si e' girato e mi ha bisbigliato che mi aveva visto a casa mentre sborravo nelle sue mutandine e che poi era tornato nel bagno e aveva leccato tutta la sborra e si sentiva un grosso frocio, dicendomi che voleva essere scopato li in piedi nel cinema,ormai il mio cazzo era un bastone enorme e mentre tutti erano attenti al film gli ho spostato gli slip e il cazzo e' scivolato nel culo bagnatissimo,godeva coma un frocio e sara' venuto almeno due volte mentre lo fottevo e la gente non si accorgeva di nulla,poi ho sputato sulla mia mano e gli ho lubrificato il buco del culo gli ho sussurrato ti faccio godere come un frocio,lo ho appoggiato vicino al buchetto e lui ha spinto delicatamente all'indietro mentre il cazzo entrava e lei gemeva in silenzio come un cane,ha preso gusto e mi ha detto che stava per venire per la prima volta con un cazzo in culo,a quel punto non ho saputo piu' trattenermi e gli ho scaricato tutta la sborra dentro al culo ,ho tirato fuori l'uccello e l'ho rimesso nei pantaloni mentre lui mi diceva che la sborra gli usciva dal culo e che gli stava riempiendo le mutandine e nello stesso tempo si stava pisciando addosso,allora ha sfilato gli slip e gli ha lasciati cadere per terra.
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